- Cattivi pagatori e consolidamento prestiti: la guida
- Consolidamento dei prestiti: come funziona per chi è iscritto al Crif?
- I requisiti per accedere al consolidamento da cattivi pagatori
- Consolidamento con Cessione del Quinto
- Consolidamento con prestiti cambializzati
- Consolidamento debiti: le soluzioni di banche e Poste Italiane (a titolo esemplificativo, visitare sempre i siti perchè tassi e offerte sono sempre soggette a revisioni periodiche per loro natura)
E’ uno dei quesiti più ricorrenti quando si attraversa un periodo nero sul fronte economico: è possibile ottenere il consolidamento dei prestiti se siamo stati segnalati come cattivi pagatori e dunque “bollati” come insolventi nella famigerata black-list? La risposta vi farà tirare un sospiro di sollievo in quanto è positiva: sì, è possibile. Ora non resta che vedere come muoverci per ottenere il consolidamento dei debiti.
Cattivi pagatori e consolidamento prestiti: la guida
E’ chiaro a tutti che il requisito più importante per accedere ad una forma di credito sia quello dell’affidabilità del richiedente prestito. Ecco perché nel corso degli anni gli istituti finanziari hanno realizzato un registro in cui sono stati inseriti tutti coloro che non hanno pagato alcune rate di rimborso di un finanziamento o che lo hanno fatto in ritardo. Stiamo parlando dei cattivi pagatori, segnalati alla Centrale dei Rischi finanziari (Crif). Si tratta di soggetti particolari, il cui passato creditizio talvolta può influire sull’accoglimento o il rigetto di una richiesta di finanziamento.
Con la crisi economica degli ultimi tempi, però, e l’aumento dei costi dei servizi, anche i cattivi pagatori possono accedere più facilmente ad un prestito. Le banche e le società finanziarie hanno abbattuto quel muro che negli anni passati è stato innalzato. Una delle strade più perseguite è proprio quella del consolidamento dei debiti.
Stiamo parlando di una soluzione finanziaria che consente, mediante un prestito, di unificare in un’unica rata tutte le altre rate dei finanziamenti concessi al cittadino. Inoltre il beneficiario dell’importo può anche decidere di modificare l’importo della rata e la durata del rimborso del finanziamento.
Immaginiamo di dover affrontare una spesa totale di 1.000 euro tra rata dell’auto nuova, rata del mutuo e cure dentistiche: con il consolidamento debiti possiamo unire tutte le varie rate in un’unica soluzione mensile. Possiamo anche ridurre l’importo e aumentare il numero di mesi per rimborsare il prestito.
Consolidamento dei prestiti: come funziona per chi è iscritto al Crif?
Se optiamo per il consolidamento dei debiti, l’istituto di credito – a cui ci siamo rivolti – si occuperà di estinguere tutte le nostre rate in modo da diventare il nostro unico creditore. E non solo. Possiamo anche ottenere altra liquidità. Perché? Nel momento in cui stipuliamo un contratto con questa nuova società finanziaria e dunque procediamo ad un nuovo accesso al credito, possiamo – non solo richiedere di unire tutte le rate dei vari prestiti che abbiamo acceso – ma anche chiedere ulteriore liquidità. L’importo verrà poi versato sul conto corrente del debitore.
Passiamo ora ad analizzare per bene la situazione di chi è iscritto al Crif. Questi database vengono utilizzati da tutti gli istituti finanziari nel momento in cui viene fatta richiesta di prestito da un soggetto. Il nostro suggerimento è sempre quello di cercare di pagare quanto prima possibile le rate scadute anche per dimostrare all’istituto di credito la nostra buona fede e la volontà di voler saldare il debito. Un punto in più va a vostro favore se ovviamente ci sono garanzie solide, come immobili o altri beni che possano servire all’ente che eroga il credito a sentirsi più sicuri.
I requisiti per accedere al consolidamento da cattivi pagatori
Proviamo ad esaminare insieme i requisiti per poter accedere al consolidamento dei debiti contratti quando si è cattivi pagatori.
Di seguito vi proponiamo l’elenco:
- Avere un’età compresa tra i 18 e gli 86 anni;
- Essere lavoratori dipendenti a tempo indeterminato da un periodo minimo di 4 mesi ad un massimo di 24 mesi a seconda degli istituti di credito;
- Essere lavoratori a tempo determinato da almeno 4 mesi e non avere sulle spalle un debito che risulti troppo pesante;
- Essere pensionati.
Ora proviamo ad immaginare che, pur essendo cattivi pagatori, la nostra richiesta venga accolta dall’istituto di credito. Cosa succederà? Solitamente il consolidamento dei debiti avviene mediante un prestito con Cessione del quinto. Questa opzione viene valutata nel caso in cui la persona sia un lavoratore con contratto a tempo indeterminato o un pensionato. La seconda strada possibile è quella dei prestiti cambializzati; solitamente viene proposta ai lavoratori autonomi o ai disoccupati. Di seguito analizzeremo entrambe le possibili opzioni.
Consolidamento con Cessione del Quinto
I prestiti con Cessione del quinto dello stipendio o della pensione rientrano nella categoria dei finanziamenti a tasso fisso e sono rivolti a dipendenti pubblici e privati che abbiano un contratto di lavoro a tempo indeterminato. Questa forma di finanziamento viene chiamata “Cessione del quinto” in quanto la rata mensile è trattenuta in maniera automatica dallo stipendio mensile o della pensione del richiedente fino ad 1/5 dell’importo totale della busta paga o del cedolino della pensione. La trattenuta avviene in modo diretto e fino al 20% dello stipendio o della pensione, considerati al netto delle ritenute.
Si può anche procedere con il finanziamento noto come “Doppio quinto”, ovvero la rata mensile è trattenuta direttamente dallo stipendio o dalla pensione fino ai 2/5 degli stessi. Con queste soluzioni finanziarie non è tanto il passato creditizio del richiedente ad essere preso in considerazione. La garanzia che venga estinto il prestito viene data in realtà dal datore di lavoro. Sarà infatti quest’ultimo a dover sborsare la rata di rimborso all’istituto di credito, attraverso la trattenuta dell’importo sulla busta paga del dipendente. Ecco perché si tratta di una strada idonea per chi è stato etichettato come “cattivo pagatore” Se, invece, il richiedente prestito è un pensionato, ci penserà l’istituto di previdenza, come ad esempio l’Inps. L’età massima per poter accedere a questo finanziamento è stato fissato ad 85 anni.
Consolidamento con prestiti cambializzati
I prestiti cambializzati rientrano nella categoria dei prestiti non finalizzati. Il richiedente non deve giustificare le motivazioni all’origine della richiesta di capitale. Si tratta di una soluzione finanziaria rapida e che prevede il rimborso mediante cambiali che vanno pagate alla scadenza ogni mese. Le cambiali sono titoli di credito che vengono emessi sia in forma di “tratta” che di “pagherò”: vanno compilati e firmati. Al loro interno va segnata anche la banca di appoggio. Con i prestiti cambializzati, il tasso è fisso e le rate sono costanti.
I prestiti con cambiali sono più accessibili se confrontati con altre forme di finanziamento in quanto la banca – mediante la cambiale – può ottenere più facilmente l’importo di denaro prestato in caso di insolvenza. In che modo? Semplice, si procede con il pignoramento dei beni e il cattivo pagatore passa ad essere protestato.
Tutti possono essere destinatari di un prestito cambializzato, anche se bisogna specificare che si tratta di finanziamenti maggiormente rivolti a coloro che non riescono accedere ad una normale forma di finanziamento. Tra i richiedenti molti sono protestati e cattivi pagatori. Per fare richiesta di un prestito cambializzato ed ottenerlo, bisogna presentare la documentazione del Tfr (trattamento di fine rapporto) qualora fossimo lavoratori dipendenti. In caso contrario potrà essere utile anche un garante – un soggetto terzo – che possa fungere da supporto in caso di insolvenza da parte del debitore principale.
Uno dei vantaggi offerti dai prestiti cambializzati è proprio quello di essere facilmente accessibili a chi è stato segnalato come cattivo pagatore o come protestato. Questi finanziamenti sono graditi per la loro flessibilità anche nel pagamento delle rate. Le cambiali, infatti, possono essere rinnovate ed è possibile anche spostare in avanti la data di pagamento del rimborso. In questa ultima circostanza, ovviamente, i costi degli interessi andranno a lievitare.
Consolidamento debiti: le soluzioni di banche e Poste Italiane (a titolo esemplificativo, visitare sempre i siti perchè tassi e offerte sono sempre soggette a revisioni periodiche per loro natura)
- Con CreditExpress Compact puoi organizzare i tuoi finanziamenti e pagare un’unica rata mensile. Si tratta di un prestito personale ideato da UniCredit per il consolidamento debiti da 2.000 a 50.000 euro con una durata da 36 a 120 mesi. Vediamo insieme i vantaggi di questa soluzione.
Il rimborso avviene in un’unica soluzione sia che si tratti di prestiti UniCredit che di altre banche e società finanziarie. Si possono pagare dunque tutti i finanziamenti con un’unica rata e mediante un unico interlocutore a cui fare riferimento. Il richiedente può anche ottenere un eventuale importo aggiuntivo nel caso abbia necessità di maggiore liquidità. Si può infine richiedere la riduzione dell’importo utilizzato dello scoperto di cassa, accordato da almeno 12 mesi, con contestuale riduzione del fido accordato, qualora l’esposizione sul c/c non sia più coerente con i tuoi bisogni.
Proviamo a fare una simulazione di consolidamento dei debiti con UniCredit. Simuliamo la richiesta di un importo di 15.000 euro con il prestito CreditExpress Compact. Le rate saranno di 253,08 euro e avranno una durata di 84 mesi. Il prestito presenterà un tasso fisso al 10,20 per cento; il Taeg all’11,13 per cento.
- Con il consolidamento debiti di Agos, puoi scegliere un unico finanziamento al posto di tanti. Puoi dunque stare più tranquillo e vivere il prestito in maniera più comoda. Vediamo le caratteristiche di questa soluzione finanziaria. Si paga una sola rata al mese; si beneficia di un tasso (Tan) unico e fisso per tutta la durata del finanziamento; devi avere una sola scadenza in mente e puoi scegliere anche di rimborsare il prestito con addebito automatico in conto corrente (Sdd). Il beneficiario del finanziamento non dovrà dunque ricordarsi di pagare tutti i bollettini postali e potrà beneficiare di un prestito flessibile in modo da saltare una rata, posticipando il pagamento o anche modificando l’importo. Ci si relazionerà con una sola finanziaria, Agos appunto, che da oltre vent’anni viene presa in considerazione per la sua affidabilità.
- Il prestito BancoPosta Consolidamento è il finanziamento che ti semplifica la vita, con un’unica soluzione per tutti i tuoi pagamenti. Si tratta di un prestito che permette di pagare le scadenze in una sola rata, riunendo in un unico impegno mensile tutti i prestiti. Prestito BancoPosta Consolidamento consente anche di rendere più semplici le scadenze e di richiedere ulteriore liquidità. Per chiederlo basta recarsi in qualsiasi ufficio postale.
Con 90 rate mensili da 270,24 euro puoi richiedere 18.000 euro con TAN fisso 8,40% TAEG 8,77%. Ma vediamo come possiamo accedere a questa forma di prestito personale di Poste Italiane. Ecco i requisiti: devi risiedere in Italia e avere un reddito da lavoro/pensione dimostrabile prodotto in Italia. La documentazione da presentare sarà invece composta di : documento d’identità in corso di validità, tessera sanitaria e documento di reddito.
Prestito BancoPosta Consolidamento si rivolge ai titolari di Conto BancoPosta e permette loro di richiedere da 3.000 fino a 50.000 euro. Il finanziamento viene erogato in un’unica soluzione con accredito diretto sul conto BancoPosta intestato al richiedente. Inoltre questo prestito è rivolto pure ai titolari di Libretto di Risparmio Postale Nominativo Ordinario: possono richiedere da 3.000 fino a 30.000 euro. Il finanziamento viene erogato in un’unica soluzione con accredito diretto su conto corrente bancario del richiedente o direttamente in contanti allo sportello dell’ufficio postale.
La durata del prestito per i titolari di Conto BancoPosta va da un minimo di 24 mesi a un massimo di 96 mesi ed il rimborso avviene tramite il pagamento di rate fisse mensili addebitate automaticamente sul Conto BancoPosta del richiedente. Per i titolari del Libretto di Risparmio Postale Nominativo Ordinario, la durata del prestito va da un minimo di 24 mesi a un massimo di 96 mesi e il rimborso avviene tramite il pagamento di comode rate fisse mensili corrisposte tramite addebito automatico sul conto corrente bancario del richiedente o tramite il pagamento di bollettini postali.