- Segnalazione al Crif: ecco chi è il cattivo pagatore
- Prestiti per cattivi pagatori: cosa sapere?
- Prestiti a cattivi pagatori con cessione del quinto
- Cessione del quinto: chi può richiedere questo finanziamento?
- Requisiti per la cessione del quinto a cattivi pagatori
- Cessione del quinto e garanzie
- Estinzione anticipata della cessione del quinto per cattivi pagatori
A chi non è capitato nella vita di attraversare un momento difficile e di dover far fronte a problemi di natura finanziaria? Talvolta può succedere di non riuscire a saldare le rate di un finanziamento e di essere segnalati alla Centrale Rischi, gestita dalla Banca d’Italia, come cattivo pagatore. Una volta inserito il nostro nome nella ‘black list’ che raccoglie le informazioni dei debitori, può succedere che ottenere nuova liquidità sia più complicato.
La permanenza nella lista dei cattivi pagatori varia a seconda della gravità del debito. Solitamente parliamo di un periodo compreso tra i 12 e i 36 mesi. Peggiore la posizione dei protestati, che vengono collocati, invece, nel registro informatico dei protestati presso la Camera di Commercio per debiti più pesanti o anche per pignoramenti. Togliere l’etichetta di protestato può richiedere più tempo rispetto a quella di cattivo pagatore.
Segnalazione al Crif: ecco chi è il cattivo pagatore
Se ritardi o manchi il pagamento di due rate consecutive di un finanziamento, scatta la segnalazione al Crif. Prima dell’iscrizione nella black list, la banca o qualsiasi altro istituto di credito invierà un aut aut al cliente. In 15 giorni si ha l’opportunità infatti di saldare l’importo dovuto e di controllare possibili disguidi. Se si paga in questo lasso di tempo quanto si deve, il ritardo non verrà segnalato. Ma se in queste due settimane nulla cambia, verrà inoltrata la segnalazione al Crif. Se oltre ad un primo ritardo nel pagamento ce ne sono anche altri, la segnalazione da parte della banca o dell’istituto di credito avverrà attraverso aggiornamenti dalla cadenza mensile.
Peggiore è la gravità dei debiti, maggiore sarà il tempo in cui un cattivo pagatore resterà iscritto nella banca dati. Se si ritarda il pagamento di due rate (poi sanate), la segnalazione al Crif dura un anno dalla regolarizzazione. Ciò significa, però, che in questi 12 mesi i pagamenti devono essere stati sempre puntuali. Se si ritarda il pagamento di più di due rate, anche in questo caso poi saldate, la cancellazione dalla banca dati del Crif avverrà dopo due anni dalla regolarizzazione. Nel corso dei 24 mesi non bisognerà mai tardare nei pagamenti, che dovranno infatti risultare puntuali. Se invece si ritarda il pagamento di due o più rate, che non risultano nemmeno sanate, la segnalazione al Crif presenterà una durata di tre anni a partire dalla data di scadenza del contratto di finanziamento.
Prestiti per cattivi pagatori: cosa sapere?
Le banche e le società finanziarie incontrano più difficoltà se chi richiede un prestito ha un passato creditizio più movimentato. Se ci si ritrova dinanzi ad un cliente che magari non ha pagato le rate di un prestito o di un mutuo con regolarità o che è stato segnalato come Cattivo pagatore, la pratica potrà richiedere più tempo prima di essere accettata. Verranno effettuate, infatti, ulteriori verifiche prima di concedere il finanziamento richiesto. Può anche accadere che un cattivo pagatore non ottenga un prestito: le banche potrebbero infatti ritenere troppo alto il rischio di insolvenza e quindi respingere la richiesta fatta per un finanziamento.
Perdere la speranza non è però la soluzione giusta. Ci sono altre strade che permettono ad un cattivo pagatore di ottenere nuova liquidità in un periodo buio sul fronte economico. Uno dei metodi più diffusi in queste circostanze e dunque per questa categoria di cliente è sicuramente la cessione del quinto dello stipendio e della pensione.
Prestiti a cattivi pagatori con cessione del quinto
La cessione del quinto è una forma di finanziamento che consente al cliente di poter ottenere fino a 60 mila euro a tasso fisso. Questa tipologia di prestito può essere richiesta anche da chi è stato segnalato come cattivo pagatore. Uno dei requisiti per poter accedere a questo finanziamento è quello di essere un lavoratore dipendente assunto a tempo indeterminato, un pensionato o anche un lavoratore con contratto a tempo determinato. La cosa che conta è che il richiedente riesca ad estinguere il debito entro i termini previsti, ossia la scadenza del contratto di lavoro nel caso si tratti di un dipendente a tempo determinato.
Se ci si presenta in banca con questi requisiti, il prestito con cessione del quinto verrà concesso senza difficoltà. La rata del rimborso, infatti, viene trattenuta direttamente dallo stipendio o anche dalla pensione del richiedente. L’importo della rata da saldare, che sarà uguale per tutta la durata del finanziamento, non può essere superiore ad un quinto dello stipendio o della pensione. Da qui il nome scelto per questo tipo di finanziamento.
Con la cessione del quinto si ha, dunque, un prelievo di un quinto dello stipendio o della pensione. Il cattivo pagatore, ma soprattutto la banca, potranno dormire sonni tranquilli in quanto la garanzia della restituzione puntuale sarà offerta dall’ente previdenziale (nel caso si tratti di pensionati) o dal datore di lavoro (nel caso di tratti di lavoratori) che dovranno versare la rata dovuta all’istituto di credito. La somma da richiedere cambierà in base a diversi fattori. La durata massima, invece, del finanziamento è di 10 anni, pari a 120 mesi.
Cessione del quinto: chi può richiedere questo finanziamento?
Il prestito con cessione del quinto può essere richiesto da più categorie, senza l’esclusione di cattivi pagatori e dei protestati. Si tratta di una forma di finanziamento che viene considerata ideale per chi ha problemi di liquidità. La garanzia di questo prestito è la sua modalità di rimborso delle rate. L’importo ottenuto viene restituito attraverso una rata fissa che non va mai oltre il quinto dello stipendio o della pensione. Oltre che sicuro, il prestito con cessione del quinto è anche conveniente. La rata viene addebitata al richiedente del prestito direttamente sulla busta paga o sul cedolino della pensione.
Nessuna paura, dunque, per coloro che sono stati segnalati al Crif (acronimo di Centrale rischi finanziari) per il ritardo nel pagamento di rate di un prestito, mutuo o altro finanziamento. Anche senza garante e alcuna garanzia, il cattivo pagatore potrà ottenere la liquidità richiesta. Inoltre il cattivo pagatore non dovrà comunicare alla società finanziaria o all’istituto di credito le motivazioni alla base della richiesta del finanziamento.
I destinatari dei prestiti con cessione del quinto sono:
- i dipendenti statali
- i pensionati INPS e INPDAP (le rate vengono trattenute sul cedolino della pensione)
- dipendenti privati a tempo indeterminato
- dipendenti privati a tempo determinato. In questo caso c’è una piccola limitazione: il piano di rimborso non potrà mai superare la scadenza del contratto lavorativo.
Per richiedere ed ottenere la cessione del quinto non occorrono garanzie. Obbligatoria per tutti invece la stipula di una polizza rischio vita. I lavoratori dovranno anche sottoscrivere una copertura assicurativa detta “rischio impiego”, che fornisca una certezza nel pagamento delle rate del prestito anche nel caso in cui venga perso il posto di lavoro.
Sia per i cattivi pagatori che per i protestati che hanno un contratto di lavoro a tempo indeterminato, la durata del prestito con cessione del quinto sarà compresa tra i due anni e i dieci anni. Diversa la situazione per i protestati e i cattivi pagatori che abbiano un contratto a tempo determinato: in questo caso la durata del prestito sarò uguale o inferiore alla durata del contratto di lavoro. E se un cattivo pagatore o un protestato è in pensione come funziona? In questi casi la durata di un prestito con cessione del quinto è di 10 anni. Gli interessi aumentano man mano che aumenteranno pure gli anni. Solitamente il denaro richiesto viene erogato rapidamente e senza causale. Sapere perché? La banca o qualsiasi altro ente che finanzia non chiede al soggetto alcuna informazione su come intende impiegare la somma ottenuta.
Requisiti per la cessione del quinto a cattivi pagatori
Ma quali sono i requisiti che deve avere un cattivo pagatore per ottenere un prestito con cessione del quinto? Chi è iscritto al libro nero può richiedere liquidità se è in possesso di:
- un contratto a tempo indeterminato;
- un contratto a tempo determinato purché la durata del finanziamento non vada oltre quella del contratto;
- una pensione.
Vediamo ora che tipo di documentazione va presentata per poter richiedere e ottenere la cessione del quinto da protestati e cattivi pagatori.
State tranquilli, non occorrerà un garante, né garanzie, se non quelle che abbiamo elencato prima rapidamente. La documentazione che serve è quella che attesti che abbiamo un lavoro.
Quindi non dimenticate di portare con voi:
- lo stato di servizio e la dichiarazione della busta paga con contratto;
- l’ultima busta paga o nel caso si sia pensionati l’ultimo cedolino della pensione;
- un documento d’identità che sia valido.
Cessione del quinto e garanzie
Non occorrono garanzie particolari per richiedere ed ottenere un prestito con cessione del quinto. Il pagamento del debito è garantito dalla polizza assicurativa obbligatoria che viene sottoscritta da tutti. Questa polizza, infatti, tutela la banca o qualsiasi altro istituto di credito qualora ci fosse la morte del richiedente del credito o la perdita di lavoro per chi è dipendente e ha contratto il prestito.
Se a richiedere un finanziamento sarà un dipendente di un’azienda privata, la compagnia assicurativa – che è responsabile dell’operazione e soprattutto della sua riuscita finale – potrà anche reclamare ulteriori requisiti: numero minimo di dipendenti che solitamente deve essere superiore a 15 o un capitale sociale superiore ad un livello prestabilito. Un altro tipo di garanzia quando si parla di prestito con cessione del quinto è sicuramente il Trf che è stato accumulato dal soggetto richiedente nel corso degli anni lavorativi. Maggiore sarà l’anzianità in termini di lavoro, più alto sarà sicuramente il Tfr del soggetto finanziato. Un Tfr alto è una garanzia importante per la banca.
Cosa cambia se si è segnalati al Crif? Niente! Se il cattivo pagatore è una persona privata ed un dipendente, la banca o la società finanziaria possono anche chiedere – ma solo a titolo informativo in quanto non è previsto dalla legge – un numero minimo di dipendenti impiegati nell’azienda (parliamo di 15 o 16 lavoratori come minimo), l’appartenenza dell’azienda ad una forma societaria particolare e la presenza di un capitale sociale di un certo livello. Come nel caso precedente, anche per i cattivi pagatori e per i protestati, la garanzia per la banca è data dal trattamento di fine rapporto che è stato accumulato negli anni.
Estinzione anticipata della cessione del quinto per cattivi pagatori
Coloro che sono stati segnalati come cattivi pagatori o che siano protestati possono estinguere in anticipo il prestito con la cessione del quinto. Come avviene ciò e quali sono le condizioni perché chi è segnalato al Crif e inserito nel “libro nero” possa ottenere questo risultato?
Due sono le opzioni:
- Il capitale residuo va versato per intero e nei tempi di scadenza stabiliti;
- va versata la penale per l’estinzione anticipata equivalente all’1% dell’importo dovuto.